In occasioni sempre meno rare mi capita di fare selezione del personale per aziende orafe che hanno il desiderio di costituire un team di operatori del digital. Durante il colloquio ascolto il candidato e mi interrogo su questo fatto: è in cerca di un LAVORO o di una BUSTA PAGA? La differenza è sottile ma l’impatto che quella stessa risorsa avrà sull’impianto organizzativo dell’intera azienda sarà rilevante. Ben inteso, sono a favore della tutela dei diritti di ogni lavoratore, per carità. Millenni di civiltà della nostra specie non possono essere cancellati con un colpo di spugna per il bieco interesse economico (non da me, sicuramente). Piuttosto sono favorevole ad un approccio giusto e saggio, per cui i (lavoratori) meritevoli devono essere gratificati e l’ingordigia (dell’imprenditore) non deve guidare le relazioni tra esseri umani. Ma ad essere giusti bisogna riconoscere che un dipendente alle forze di un’impresa deve produrre un concreto impatto, un risultato positivo, un effetto sull’azienda.