I gioielli che produci o vendi appartengono alla categoria lusso? Perché per poterlo dire non è sufficiente che si tratti di oro o di diamanti. Il lusso prevede le sue regole e sono per primi i consumatori a definire i tuoi prodotti come aderenti a questa categoria. A tuo vantaggio hai le tante ricerche svolte da antropologi e sociologi negli ultimi 70 anni che ti aiutano e possono darti delle indicazioni preziose per posizionare (o riposizionare) il prodotto nella categoria lusso. Se vogliamo escludere il modello Dubois, che potrebbe suonare come superato, o volessimo andare oltre la definizione di Coco Chanel che sosteneva che “Qualcuno pensa che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto di volgarità.” possiamo recuperare la definizione del prof. Galloway. Secondo Galloway un’azienda che opera nel lusso deve prevedere queste caratteristiche:
- ▶️ un fondatore iconico
- ▶️ l’artigianalità
- ▶️ la verticalità merceologica
- ▶️ una diffusione globale
- ▶️ un prezzo “premium” Non serve alzare esclusivamente il prezzo, se il rigore nella produzione non è quello dell’artigiano maniaco della perfezione. Così come non basta un fondatore carismatico se la gamma dei prodotti è smisurata.
Il lusso richiede che tutti i tasselli dell’offerta siano ben congegnati e pronti ad infilarsi tra le pieghe della mente dei clienti.