Mentre le polemiche circa l’evento fieristico di Baselworld non si arrestano (le date sovrapposte a quelle di Vicenza, le policy di storno delle cauzioni già versate, l’afflusso del pubblico in calo) pare che tutti gli appuntamenti fieristici perdano di appeal ogni anno, in tutte le categorie merceologiche. Perché?
Perché siamo nell’epoca dell'”abbondanza di informazioni” ed il modello fiera ben si applica alla “scarsità di informazioni” (in questa intervista Jeff Bezos parla di abbondanza di informazioni e come Amazon fondi il suo successo anche su questo paradigma. Correva l’anno 1997: qui l’intervista in inglese).
Ciò che invece continua a stupirmi, avendo l’occasione di parlare con un buon numero di produttori e marchi della gioielleria in Italia, è che tutti colgono l’importanza del digital ma sono pochi coloro i quali riescono davvero a sfruttarne le potenzialità.
La risposta che mi do è che mancano strategie. Le aziende, in definitiva, si affidano alla web agency che provvede a realizzare un sito – in qualche occasione un eCommerce – ma asseconda sostanzialmente il desiderio dell’imprenditore. E dal momento che l’imprenditore solitamente ha scarsa esperienza con il digital, immagina delle iniziative autoreferenziali. Ragion per cui l’agenzia riesce a far breccia nel cuore dell’imprenditore: asseconda il suo ego 🙂
In questo video, che ho girato al rientro di una edizione passata di Baselworld, prendo spunto da un colloquio avuto con un imprenditore del mondo del lusso.